Ballerino, danzatore, performer: un corpo che annaffia è danza?

Giornata di studio condotta da Francesca Maria Berardi

Sabato 4 ottobre  ore 17
Presso Studio Danza  – Corso A. De Gasperi, 379/e – Bari

 

“Se sapete che il vostro strumento siete voi stessi, conoscete anzitutto il vostro strumento, consapevoli che è lo stesso strumento che danza, che canta, che inventa parole e crea sentimenti. Ma curatelo come l’atleta, come l’acrobata, come il cantante; assistetelo con tutta la vostra anima, nutritelo di cibo parcamente, ma senza misura corroboratelo di forza, di agilità, di rapidità, di canto, di danza, di poesia e di poesia e di poesia.  Diverrete poesia aitante, metamorfosi perenne dell’io inesauribile, soffio di forme, determinati e imponderabili, di tutto investiti, capaci di assumere e di dimettere passioni, violenze, affezioni, restandone arricchiti e purificati… tesi alla rivelazione di quel che l’uomo è: angelo della parola, acrobata dello spirito, danzatore della psiche, messaggero di Dio e nunzio a se stesso e all’universo di un se stesso migliore.”   Orazio Costa

La giornata di studio sulla figura del danzatore è
#un viaggio fisico della mente per comprendere le ragioni del corpo;
#un percorso fatto di domande, spunti e suggestioni per scoprire ciò che sappiamo, ciò che è stato fatto, che si sta facendo e che si potrebbe fare nel mondo della danza;
#un raccoglitore aperto di impressioni su frammenti di danza contemporanea;
#visioni del presente che ci portano inevitabilmente a rivedere ciò che il corpo è e rappresenta;
#costruzione libera di ispirazioni e modi possibili per un corpo che diventa arte;
#tentativo di evasione verso una realtà effettiva fatta di spazi, linee, ombre e movimenti;
#possibilità di acquisire lo sguardo creativo di chi crede che un corpo che annaffia possa essere danza.

 

 

Francesca Maria Berardi nasce a Senigallia (AN) il 04/11/1986.
Nel 2008 si laurea con lode in Storia del Teatro dopo aver seguito la compagnia spagnola Yllana di teatro gestuale durante un anno di studi a Salamanca (Spagna) con la tesi “Parlare senza parole”. Nel 2010 si laurea con lode in Storia della Danza con la tesi “Danzare l’invisibile – Othello di John Neumeier” dopo aver seguito il Balletto di Amburgo ed il coreografo John Neumeier nel suo allestimento di Morte a Venezia presso il teatro La Fenice di Venezia. Nel 2012 si diploma presso la scuola biennale del Teatro Stabile delle Marche (Living Theatre, Alessandro Sciarroni, Compagnia della Rancia, Simona Lisi, Luciano Colavero, Nicoletta Robello, Massimo Navone, Francesco Manetti…), collabora dal 2009 con AMAT (Associazione Marchigiana attività teatrali) tenendo lezioni e conferenze di Teatro e Danza e laboratori teatrali nell’ambito di scuole e festivals in italia e all’estero (Hangartfest di Pesaro, Civitanova Danza, Oteatrao di Coimbra/Portogallo) e scrive per la rivista on-line Myword.
Ha partecipato a stage/spettacolo di Teatro o Danza con Alessandro Sciarroni (electric youth), Simona Lisi (un corpo d’amore), Gary Brackett del Living Theatre (non i mio nome), Luciano Colavero, Mauro Astolfi, Rebecca Murgi. Partecipa in qualità di attrice o regista a diversi spettacoli di teatro prevalentemente fisico e sperimentale ( i più recenti: Un treno, una notte di e con la partecipazione straordianaria di Dacia Maraini, Il giardino di Agostino con la Facoltà di Lettere e Filosofia di Urbino, Monoluoghi, Metamorfosi).